Bando del Barone di Tabbia Rapace dei Sagaci, Carminio 1261

Sommario

Principato
Data
Emesso da:
Testo del Bando
Principato
Tabbia,Venalia

Data
nono giorno della seconda decade di Carminio 1261

Emesso da:
Rapace Sagace

Testo del Bando

"Udite ! Udite !

Genti di Tabbia, ascoltate le mie parole. Quando abbiamo spezzato le catene dell'oppressione, quando abbiamo dato alla nostra terra leggi più giuste, quando abbiamo alzato fieri la nostra testa chiamandoci fratelli, sapevamo che un giorno i padroni di sempre si sarebbero mossi per toglierci tutto ciò che abbiamo costruito. Ebbene, quel giorno è giunto. Con false accuse essi hanno deciso di condannarmi a morte. Ma non temere, popolo di Tabbia, non mi farò scudo con le vostre vite e con le mura della nostra bella città. Andrò da loro, senza timore, a provare la mia innocenza. Ma non temere, popolo di Tabbia, se anche io non dovessi tornare, nessuno oserebbe più ridurti in schiavitù, perchè nessun tiranno riuscirà più a sottomettere una terra che ha assaggiato la libertà, sono certo che difenderete con coraggio e tenacia la città degli uomini liberi, sono certo che il tiranno troverà ad attenderlo torce e forconi, asce e pietre, e dovrà combattervi in ogni dove, dalla più alta torre alla più sperduta foresta, così come sono sicuro che tutti i nostri fratelli delle campagne di Venalia si uniranno a voi nella lotta.

Ma questo non accadrà, la nostra Principessa, la nobile Desdemona della casa degli Alcestidi è giusta e saggia e non lascerà che questo suo umile e fedele servo venga condannato a causa di vili menzogne. La nostra Principessa difenderà noi, e con noi tutto il popolo di Venalia !

Siate pronti, genti di Tabbia, ma guardate al domani con speranza, poichè verità e giustizia sono schierate al nostro fianco. Verrà il regno !"

Rapace dei Sagaci
Barone di Tabbia